Germogli per un’alimentazione depurativa
Germogli e azione detox
Quali sostanze possono “intossicare” il nostro corpo? Cosa si intende per azione disintossicante? E come possono i germogli aiutare a contrastare gli effetti negativi di queste sostanze?
Ad intossicare il nostro corpo possono essere sostanze che introduciamo con l’aria, l’acqua, e il cibo come contaminanti, inquinanti, additivi, farmaci utilizzati negli allevamenti o nelle coltivazioni, pesticidi, metalli pesanti, molecole che introdotte nel nostro corpo possono avere effetti di varia natura, spesso negativi, portando a difficoltà digestive, affaticamento, disturbi a carico della pelle, dell’umore, ma anche effetti ben più gravi che vanno dalle malattie a carico del sistema cardiovascolare ai tumori.
Per contrastare o limitare questi effetti, se è vero che non possiamo controllare la qualità dell’aria o dell’acqua, possiamo invece attivamente agire su ciò che introduciamo come cibo, limitando al massimo i prodotti alimentari industriali altamente processati, quelli con una lunga lista di ingredienti, e contemporaneamente, privilegiando alimenti ai quali la scienza attribuisce un’azione benefica e disintossicante.
Alimenti con azione disintossicante
Gli alimenti con azione disintossicante sono quelli che agiscono maggiormente su due distretti corporei: il fegato e il microbiota. Il fegato è l’organo incaricato di depurare e metabolizzare le sostanze che introduciamo, dai farmaci agli alimenti. Il microbiota invece, costituisce un “organo” estremamente eterogeneo, in quanto formato da oltre un trilione di microrganismi, per la maggior parte batteri, ma anche funghi, virus e protozoi, che risiedono soprattutto nel nostro intestino.
Una alimentazione bilanciata e ricca di alimenti con alto contenuto di fibre aiuta a mantenere il microbiota in salute e contribuisce alla buona salute del suo ospite uomo.
Quali sono, quindi, gli alimenti con azione detossificante? Perché possiamo includere i germogli tra questi? E qual è il meccanismo di azione dei fitocomposti detossificanti?
Le crucifere e i loro germogli
Siamo abituati ad attribuire azione depurativa epatica alle verdure amare appartenenti alla famiglia delle cicorie, al tarasacco, ai carciofi, all’ortica, alla curcuma e alla salvia.
Gli studiosi però, si stanno occupando da tempo delle proprietà delle crucifere, o Brassicaceae, ossia broccoli, cavoli, verze, daikon, broccoletti, rucola, e ravanelli, e dei loro germogli. Approfonditi studi hanno evidenziato infatti che questi ortaggi contengono la glucorafanina, appartenente ad una classe di composti chiamati glucosinolati: durante la masticazione, per azione di un enzima chiamato mirosina, viene trasformata in sulforafano, un composto appartenente agli isotiocianati, che stimola l’attivazione dei processi che promuovono la detossificazione (1,2): agisce su un gruppo di enzimi nel fegato e nei polmoni, chiamati enzimi della fase 2, che inattivano sostanze potenzialmente dannose, aumentandone per esempio la solubilità, per rendere la loro eliminazione più facile e veloce.
Purtroppo la cottura di questi ortaggi riduce ad un terzo la quantità di sulforafano prodotto, perchè l’enzima mirosinasi, fondamentale per la sua produzione, viene inattivato dal calore. Ecco che il consumo dei germogli di broccolo, senape o cavolo, da utilizzare a crudo, risultano particolarmente importanti perchè mantengono intatti tutti i reagenti per questa importante reazione chimica (3). Nei germogli delle crucifere, questi composti raggiungono concentrazione superiori tra le 20 e le 50 volte (4) rispetto alla pianta matura. É importante sapere che anche il microbiota intestinale produce una piccola quota di mirosinasi che contribuisce a formare sulforafano (5).
Per suggerimenti di utilizzo dei germogli, la nostra sezione ricette offre numerosi spunti.
Intossicazione e processi ossidativi
Le sostanze che intossicano l’organismo attivano reazioni ossidative, che alterano la struttura delle molecole rendendole instabili e apportando danni alla cellula stessa. Nel momento in cui si accumulano danni cellulari e si ha una riduzione dell’attività delle risposte protettive, la cellula va incontro a quello che viene chiamato stress ossidativo e ad infiammazione di basso grado, che se protratta nel tempo, può portare alla trasformazione tumorale, come accade a causa di inquinanti quali amine eterocicliche, idrocarburi policliclici aromatici, nitrosammine, e delle micotossine.
Azione detox specifica dei germogli di broccoli
Ai germogli di broccolo, e agli estratti ottenuti, sono attribuite proprietà protettive contro sostanze cancerogene ambientali e xenobiotici, come le aflatossine, anche grazie all’elevato contenuto di vitamina A, E e C che potenziano le capacità antiossidanti e di attivazione dei processi di protezione epatica (6,7,8) del sulforafano.
L’effetto protettivo dei germogli di broccolo si estende anche agli inquinanti presenti nell’aria, rappresentati da un eterogeneo gruppo di sostanze: dai metalli pesanti ai derivati del benzene, amine eterocicliche, idrocarburi policliclici aromatici, aldeidi con effetto cancerogeno. Una recente indagine della John Hopkins University e Qidong Liver Cancer Institute in Cina ha dimostrato che il succo di germogli di broccoli stimola l’eliminazione del benzene tramite le urine (9,10). Qidong è una cittadina situata in prossimità del delta del fiume Yangtze, particolarmente interessata dall’inquinamento atmosferico, per cui i suoi abitanti sono particolarmente esposti a tutti i rischi che questo comporta, incluso la possibilità di sviluppare più facilmente patologie di carattere oncologico a carico dei polmoni e altre malattie dell’apparato respiratorio.
Azione detox dei germogli di rucola
Particolare interesse ha suscitato uno studio sugli effetti dell’erucina, il glucosinolato contenuto nella rucola (Eruca sativa), ma soprattutto nei suoi germogli (11). Nell’antichità era stato attribuito alla rucola un effetto afrodisiaco, oltre a mostrare effetti farmacologici cone antiaggregante, antitrombotico, e antituomorale e oltre a promuovere la vitalità e la funzionalità spermatica. Recentemente ne è stato messo in luce anche l’effetto proteggente rispetto ai danni provocati dal bisfenolo A (BPA). Il BPA è un additivo di origine sintetica che migliorerebbe le proprietà meccaniche dei materiali utilizzati per le bottiglie di plastica, i rivestimenti per alimenti e le capsule del caffè. Ma il BPA influenza negativamente la funzione cellulare, aumentando la produzione di radicali liberi influenzando anche la vitalità e la motilità delle cellule spermatiche (11,12,13).
In conclusione, per limitare i danni alla nostra salute, arrecati anche inconsapevolmente dalle sostanze con le quali entriamo quotidianamente in contatto, si consiglia di consumare dalle 3 alle 5 porzioni di crucifere alla settimana, meglio ancora dei loro germogli.
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L’Autrice
La Dott.ssa Cristina Lazzeri è laureata in Scienze Biologiche, e ha affinato la sua esperienza in moltissimi campi della Biologia Molecolare e Cellulare, applicati al cam+po dell’oncologia. Si è poi interessata alla cucina salutare, alla Nutrizione Umana, apprendendo le tecniche di base per lo studio dello stato nutrizionale e della composizione corporea, che sono state arricchite partecipando a numerosi corsi di perfezionamento, dalla Nutrizione Pediatrica a quella Vegetariana, dalla Dieta Chetogenica all’alimentazione in Oncologia, ai legami tra Alimentazione e Infiammazione.
L’alimentazione infatti riveste in ruolo molto importante nello sviluppo delle patologie tumorali e al tempo stesso, una corretta alimentazione, rappresenta un traguardo da raggiungere nella prevenzione di queste patologie, così come quelle a carico dell’apparato cardiocircolatorio. In questo contesto la Dott.ssa Lazzeri ha approfondito la conoscenza sugli alimenti funzionali, i nutraceutici, che come veri e propri farmaci, possono potenziare i benefici legati ad una corretta alimentazione.
In questo percorso a febbraio 2018 è iniziata la collaborazione con la Dott.ssa Federica Pulcini e il centro medico Eclepta di Roma www.eclepta.it
Glossario
Glucosinolati: sono un gruppo di molecole composte da una parte zuccherina legata, tramite un atomo di zolfo, ad una parte derivata da aminoacidi (glucorafanina, sinigrina,). Fintanto che queste sostanze rimangono sequestrate nei tessuti vegetali, i glucosinolati sono chimicamente stabili ed inattivi dal punto di vista biologico. Viceversa, il danno tissutale causato dai parassiti o da qualsiasi altro fattore che porta alla lacerazione dei tessuti, li porta in contatto con enzimi della pianta stessa chiamati mirosinasi. Si attiva così un processo di modificazione enzimatica e formazione di isotiocianati, tiocianati o nitrili.
Isotiocianati: prodotti derivati dai glucosinolati (solforafano), e responsabili del sapore caratteristico di certe piante, come le brassicace, cavoli, rucola, rafano, mortarda,..con lo scopo di difendere le piante dall’attacco sia di microrganismi che di animali.
Xenobiotici: sono sostanze estranee ad un organismo, sia naturali che di sintesi che può comportarsi sia da farmaco che da veleno. Sono xenobiotici gli antibiotici, ma anche l’etanolo, o i pesticidi o gli additivi alimentari. Possono provocare danni se non sono allontanati rapidamente o se la loro permanenza nel corpo è prolungata. Sono esempi di xenobiotici le amine eterocicliche, idrocarburi policliclici aromatici derivati dal benzene, nitrosammine prodotte durante la cottura degli alimenti, micotossine (aflatossina)..
Riferimenti
1. Steinkellner H, Rabot S, Freywald C, Nobis E, Scharf G, Chabicovsky M, Knasmüller S, Kassie F. Effects of cruciferous vegetables and their constituents on drug metabolizing enzymes involved in the bioactivation of DNA-reactive dietary carcinogens. Mutat Res. 2001 Sep 1;480-481:285-97.
2. Abdull Razis AF, De Nicola GR, Pagnotta E, Iori R, Ioannides C. 4-Methylsulfanyl-3-butenyl isothiocyanate derived from glucoraphasatin is a potent inducer of rat hepatic phase II enzymes and a potential chemopreventive agent. Arch Toxicol. 2012 Feb;86(2):183-94.
3. Tortorella SM, Royce SG, Licciardi PV, Karagiannis TC. Dietary Sulforaphane in Cancer Chemoprevention: The Role of Epigenetic Regulation and HDAC Inhibition. Antioxid Redox Signal. 2015 Jun 1;22(16):1382-424. doi: 10.1089/ars.2014.6097. Epub 2014 Dec 19.
4. Fahey JW, Wade KL, Stephenson KK, Chou FE (2003) Separation and purification of glucosinolates from crude plant homogenates by high-speed counter-current chromatography. J Chromatogr A996:85–93.
5. Tian S, Liu X, Lei P, Zhang X, Shan Y. Microbiota: a mediator to transform glucosinolate precursors in cruciferous vegetables to the active isothiocyanates. J Sci Food Agric. 2018 Mar;98(4):1255-1260. doi: 10.1002/jsfa.8654. Epub 2017 Oct 9. PMID: 28869285.
6. Boddupalli S, Mein JR, Lakkanna S, James DR. Induction of phase 2 antioxidant enzymes by broccoli sulforaphane: perspectives in maintaining the antioxidant activity of vitamins a, C, and e. Front Genet. 2012 Jan 24;3:7. doi: 10.3389/fgene.2012.00007. PMID: 22303412; PMCID: PMC3264924.
7. Melega S, Canistro D, Pagnotta E, Iori R, Sapone A, Paolini M. Effect of sprout extract from Tuscan black cabbage on xenobiotic-metabolizing and antioxidant enzymes in rat liver. Mutat Res. 2013 Feb 18;751(1):45-51.
8. Kensler TW, Chen JG, Egner PA, Fahey JW, Jacobson LP, Stephenson KK, Ye L, Coady JL, Wang JB, Wu Y, Sun Y, Zhang QN, Zhang BC, Zhu YR, Qian GS, Carmella SG, Hecht SS, Benning L, Gange SJ, Groopman JD, Talalay P. Effects of glucosinolate-rich broccoli sprouts on urinary levels of aflatoxin- DNA adducts and phenanthrene tetraols in a randomized clinical trial in He Zuo township, Qidong, People’s Republic of China. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev 2005; 14: 2605-2613
9. Egner PA, Chen JG, Zarth AT, Ng DK, Wang JB, Kensler KH, Jacobson LP, Muñoz A, Johnson JL, Groopman JD, Fahey JW, Talalay P, Zhu J, Chen TY, Qian GS, Carmella SG, Hecht SS, Kensler TW. Rapid and sustainable detoxication of airborne pollutants by broccoli sprout beverage: results of a randomized clinical trial in China. Cancer Prev Res (Phila). 2014 Aug;7(8):813-823.
10. Chen JG, Johnson J, Egner P, Ng D, Zhu J, Wang JB, Xue XF, Sun Y, Zhang YH, Lu LL, Chen YS, Wu Y, Zhu YR, Carmella S, Hecht S, Jacobson L, Muñoz A, Kensler K, Rule A, Fahey J, Kensler T, Groopman J. Dose-dependent detoxication of the airborne pollutant benzene in a randomized trial of broccoli sprout beverage in Qidong, China. Am J Clin Nutr. 2019 Sep 1;110(3):675-684.
11. Barillari J, Canistro D, Paolini M, Ferroni F, Pedulli GF, Iori R, Valgimigli L. Direct antioxidant activity of purified glucoerucin, the dietary secondary metabolite contained in rocket (Eruca sativa Mill.) seeds and sprouts. J Agric Food Chem. 2005 Apr 6;53(7):2475-82. doi: 10.1021/jf047945a. PMID: 15796582.
12. Grami D, Rtibi K, Selmi S, Jridi M, Sebai H, Marzouki L, Sabovic I, Foresta C, De Toni L. Aqueous extract of Eruca Sativa protects human spermatozoa from mitochondrial failure due to bisphenol A exposure. Reprod Toxicol. 2018 Dec;82:103-110. doi: 10.1016/j.reprotox.2018.10.008. Epub 2018 Oct 25. PMID: 30393182.
13. Grami D, Rtibi K, Hammami I, Selmi S, De Toni L, Foresta C, Marzouki L, Sebai H. Protective Action of Eruca sativa Leaves Aqueous Extracts Against Bisphenol A-Caused In Vivo Testicular Damages. J Med Food. 2020 Jun;23(6):600-610. doi: 10.1089/jmf.2019.0170. Epub 2019 Dec 20. PMID: 31859581.