Germogli per un’alimentazione anti age
Germogli anti age
I germogli possono aiutare a combattere l’invecchiamento? E di quale invecchiamento possiamo parlare: cerebrale, cardiovascolare o estetico?
Il termine inglese “aging” indica il processo naturale al quale vanno incontro le cellule del nostro corpo, noto come senescenza o, appunto, invecchiamento. I processi metabolici cellulari portano alla formazione, in maniera del tutto naturale, di radicali dell’ossigeno che sono dannosi per le cellule stesse. In condizioni normali, questi radicali liberi sono eliminati da altrettante reazioni che le cellule hanno sviluppato per proteggersi. Nel momento in cui si accumulano danni cellulari e si ha una riduzione dell’attività delle risposte proteggenti, le cellule vanno incontro a stress ossidativo e ad infiammazione di basso grado.
Queste ultime situazioni contribuiscono alla senescenza cellulare, un processo nel quale la cellula smette di dividersi e perde la sua corretta funzionalità, producendo mediatori infiammatori e ossidanti che coinvolgono in maniera negativa, e progressiva, anche i tessuti circostanti, fino allo sviluppo di quelle che sono le malattie legate all’invecchiamento.
Tutto questo accade come risultato di una interazione continua tra le caratteristiche genetiche dell’individuo e l’ambiente circostante. Tra le patologie legate all’invecchiamento troviamo i disordini neurodegenerativi, come l’Alzheimer, e poi malattie cardiovascolari, il diabete ed i tumori.
Rimedi anti age
Da sempre l’uomo è andato in cerca di elementi in grado di rallentare tutto questo. Anche la medicina tradizionale cinese e l’Ayurvedica si sono applicate, sin dall’antichità, nell’uso di erbe ed estratti per rallentare l’invecchiamento. Uno studio recente (1) ha evidenziato che questo effetto si esplica anche attraverso l’attivazione nelle cellule di una famiglia di molecole chiamate sirtuine. La loro attivazione porta ad un aumento della longevità cellulare e ad una maggiore resistenza agli agenti ossidanti, ossia ad un rallentamento dell’invecchiamento. Lo studio approfondito di queste molecole ha dimostrato che, ad attivarle, sono i polifenoli (2,3) contenuti negli estratti utilizzati nella medicina tradizionale.
I polifenoli sono fitocomposti fondamentali nella fisiologia della pianta, contribuendo alla resistenza nei confronti di microrganismi e insetti, alla pigmentazione e alle caratteristiche organolettiche, ma mostrano anche la capacità di rallentare l’invecchiamento cellulare (4). Questi raggiungono la loro massima concentrazione proprio nei germogli.
A quali germogli sono attribuite attività anti-aging?
I germogli di fieno greco (Trigonella foenum-graecum) e di alfalfa (o erba medica, Medicago sativa), legumi appartenente alla famiglia delle Fabaceae, contengono molti composti bioattivi fenolici, tra i quali acido gallico e cumarico, ma anche la quercetina (5,6), un polifenolo appartenente ai flavonoidi, per la quale è stato ampiamente dimostrato il potere come antiossidante e attivatore delle sirtuine. Questa attività anti-aging è stata messa in evidenza sia a livello cerebrale, dove agisce come neuroprotettore, in quanto è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica (7), ma anche sul sistema cardiovascolare, riducendo i danni dell’aterosclerosi e agendo come antiaggregante piastrinico (8,9). La quercetina inoltre, protegge la vista, riducendo i danni da stress ossidativo e da diabete prodotti sulla retina (10). I germogli di alfalfa contengono inoltre luteina e zeaxantina, pigmenti carotenoidi appartenenti alla famiglia delle clorofille, importanti per prevenire la degenerazione della macula della retina, dovuta proprio all’invecchiamento (11).
I germogli di fieno greco, oltre ai polifenoli, sono una buona fonte di saponine, tra cui la diosgenina. Evidenze sperimentali attribuiscono a questo composto bioattivo ulteriori proprietà anti-aging nei confronti del sistema cardiovascolare, proteggendo dall’aterosclerosi e incrementando la funzionalità dei vasi sanguigni, e migliorando inoltre il profilo lipidico a vantaggio dei “grassi buoni”, favorendo la funzionalità epatica e del tessuto adiposo (12,13). Molti altri studi legano la diosgenina ad un’azione antitumorale (14).
Non solo i flavonoidi e le saponine rivestono un ruolo importante nel preservare dall’invecchiamento, ma anche le antocianine, come la delfinidina, contenuta nei germogli di ravanello (Raphanus sativus), appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, può contribuire a contrastare l’invecchiamento del cuore, come descritto nel recente articolo uscito sulla rivista AGING (15).
Anti age anche per la pelle!
Abbiamo parlato di anti-aging cerebrale, cardiovascolare e per contrastare le degenerazioni retiniche, ma i germogli possono essere utilizzati per prevenire l’invecchiamento cutaneo?
La pelle si protegge dall’esposizione ai raggi ultravioletti con complessi sistemi antiossidanti, ma un’eccessiva e cronica esposizione può portare a renderli inefficaci nel contrastare lo stress ossidativo e portare ad invecchiamento precoce (photo-aging). Una combinazione ottimale di vitamine antiossidanti per contrastare il photo-aging è quella tra vitamina A, C ed E (16). I germogli di alfalfa, precedentemente menzionati, sono ricchi di carotenoidi, precursori della vitamina A, potenti antiossidanti (17), ma anche di acidi grassi polinsaturi della classe omega 3. Questi sono considerati essenziali, in quanto devono essere introdotti tramite l’alimentazione.
Anche i germogli di ravanello possono essere consigliati a questo scopo: infatti, come tutte le piante appartenenti alle Crucifere o Brassicaceae, sono ricchi di vitamina C, ma anche di vitamina E, β-carotene ed omega 3 (18). Gli omega 3 si trovano nelle membrane cellulari, comprese le cellule dell’epidermide, e un corretto apporto con l’alimentazione rende la pelle morbida, idratata e rigenerata. La loro funzione a livello cutaneo è quella di ridurre l’infiammazione causata dall’esposizione solare (16, 19). A livello sistemico invece, gli omega 3 rivestono un importantissimo ruolo proteggente sia come anti-aging cerebrale, riducendo il rischio di demenza e di Alzheimer, ma anche come anti-aging del sistema cardiovascolare (20).
Due interessanti proposte come mix antiossidanti e antiaging potrebbero essere:
“alfalfa, ravanello viola e rucola” (nota: disponibile come semi da germoglio, mix “gourmet”)
“fieno greco, ravanello e broccoli”
L’Autrice
La Dott.ssa Cristina Lazzeri è laureata in Scienze Biologiche, e ha affinato la sua esperienza in moltissimi campi della Biologia Molecolare e Cellulare, applicati al campo dell’oncologia. Si è poi interessata alla cucina salutare, alla Nutrizione Umana, apprendendo le tecniche di base per lo studio dello stato nutrizionale e della composizione corporea, che sono state arricchite partecipando a numerosi corsi di perfezionamento, dalla Nutrizione Pediatrica a quella Vegetariana, dalla Dieta Chetogenica all’alimentazione in Oncologia, ai legami tra Alimentazione e Infiammazione.
L’alimentazione infatti riveste in ruolo molto importante nello sviluppo delle patologie tumorali e al tempo stesso, una corretta alimentazione, rappresenta un traguardo da raggiungere nella prevenzione di queste patologie, così come quelle a carico dell’apparato cardiocircolatorio. In questo contesto la Dott.ssa Lazzeri ha approfondito la conoscenza sugli alimenti funzionali, i nutraceutici, che come veri e propri farmaci, possono potenziare i benefici legati ad una corretta alimentazione.
In questo percorso a febbraio 2018 è iniziata la collaborazione con la Dott.ssa Federica Pulcini e il centro medico Eclepta di Roma www.eclepta.it
Glossario
Carotenoidi: sono una classe di pigmenti organici appartenenti alle clorofille prodotti dalle piante o da altri organismi fotosintetici, alcuni di questi sono considerati precursori della vitamina A, potendo essere convertiti in retinolo dagli animali che si cibano di vegetali. Luteina e zeaxantina appartengono a questo gruppo di composti e rientrano nel pigmento della macula, la piccola zona centrale della retina a livello della quale si forma l’immagine di ciò che si osserva. Sono caratterizzate da spiccate proprietà antiossidanti che aiutano a contrastare le specie reattive dell’ossigeno, a proteggere le membrane dai danni associati all’esposizione ai raggi ultravioletti e a ridurre la formazione di lipofuscina, il cui accumulo può anticipare la comparsa di problemi all’occhio associati all’invecchiamento. Fra luteina e zeaxantina, quest’ultima è considerata un antiossidante più efficace e previene i danni causati dagli ultravioletti meglio rispetto alla luteina, che invece esercita una migliore azione filtrante.
Grassi polinsaturi: sono acidi grassi che presentano più di un doppio legame C=C all’interno della molecola. Appartengono agli acidi grassi polinsaturi, famiglie di grassi, quali gli omega-3, gli omega-6 e gli omega-9, rilevanti dal punto di vista nutrizionale. Gli omega 3 e omega 6 sono grassi polinsaturi considerati essenziali, i loro precursori (l’acido linoleico e l’alfa-linolenico, ALA) non possono essere sintetizzati dall’organismo, e per questo devono essere assunti con l’alimentazione. Il rapporto tra omega 6 e omega 3 deve essere ben bilanciato, per non andare incontro a stati infiammatori, qualora gli omega 6 siano in eccesso, come accade nell’alimentazione occidentale. Le principali fonti di omega 3 sono i pesci grassi, come le acciughe, le aringhe, lo sgombro, il salmone, le sardine, lo storione, la trota e il tonno, ricchi di omega 3 EPA (acido eicosapentaneoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Fonti vegetali come noci, i semi di lino e il loro olio, e di chia sono invece ricche di ALA.
Polifenoli: un gruppo eterogeneo di sostanze naturali, particolarmente note per la loro azione positiva sulla salute umana. In natura, i polifenoli vengono prodotti dal metabolismo delle piante, dove in relazione alla diversità chimica che li caratterizza, ricoprono ruoli differenti: difesa dagli animali erbivori (impartiscono sapore sgradevole) e dai patogeni (fitoalessine), supporto meccanico (lignine) e di barriera contro l’invasione microbica, attrazione per gli impollinatori e per la dispersione del frutto (antocianine), inibitori di crescita delle piante in competizione. In base alla loro struttura possono essere distinti in tre diverse classi, quella dei fenoli semplici (acido caffeico, cumarico, ferulico…), quella dei flavonoidi (quercetina, flavonoli, flavoni, isoflavoni, antocianine..) e quella dei non-flavonoidi (resveratrolo, curcumina, acido ellagico, tannini..).
Saponine: sono un gruppo di molecole che vedono il loro nome legato alla loro capacità di formare soluzioni schiumeggianti e si possono usare come emulsionanti. Si trovano in molti vegetali, soprattutto nei legumi, ma anche in animali, quali le oloturie o cetrioli di mare. Nelle piante hanno funzione fungicida, antibatterica, citotossica, antivirale.
Sirtuine: costituiscono una classe di proteine (nei mammiferi sono 7) ad attività enzimatica che regolano importanti processi cellulari dai procarioti agli eucarioti. Questi processi includono la riparazione del DNA, l’attivazione dei processi metabolici stimolati dal digiuno e dalla restrizione calorica, la neurogenesi, l’infiammazione, la senescenza. La loro espressione nelle cellule è attivata dal digiuno e da una serie di polifenoli contenuti in molti vegetali, alcune di queste sono la quercetina, il resveratrolo, l’epicatechina, la curcumina, gli acidi caffeico e gallico,..
Riferimenti
1. Chun-Yan Shen, et al. Anti-ageing active ingredients from herbs and nutraceuticals used in traditional Chinese medicine: pharmacological mechanisms and implications for drug discovery. British Journal of Pharmacology (2017) 174 1395–1425.
2. Shin-Hae Lee, et al. Sirtuin signaling in cellular senescence and aging. BMB Rep. 2019; 52(1): 24-34
3. Lucio G. Costa, et al. Mechanisms of Neuroprotection by Quercetin: Counteracting Oxidative Stress and More. Oxidative Medicine and Cellular Longevity Volume 2016, Article ID 2986796.
4. Felicia Gurău, et al. Anti-senescence compounds: A potential nutraceutical approach to healthy aging. Ageing Research Reviews 46 (2018) 14–31.
5. Sajad Ahmad Wani, Pradyuman Kumar. Fenugreek: A review on its nutraceutical properties and utilization in various food products. Journal of the Saudi Society of Agricultural Sciences (2018) 17, 97–106.
6. Firoz Khan, Kapil Negi, Tinku Kumar. Effect of sprouted fenugreek seeds on various diseases: a review. J Diabetes Metab Disord Control. 2018;5(4):119‒125.
7. Lucio G. Costa, et al. Mechanisms of Neuroprotection by Quercetin: Counteracting Oxidative Stress and More. Oxid Med Cell Longev 2016.
8. Alexa Serino and Gloria Salazar. Protective Role of Polyphenols against Vascular Inflammation, Aging and Cardiovascular Disease. Nutrients 2019, 11, 53.
9. Shen, Y.; et al. Dietary quercetin attenuates oxidant-induced endothelial dysfunction and atherosclerosis in apolipoprotein E knockout mice fed a high-fat diet: A critical role for heme oxygenase-1. Free Radic. Boil. Med. 2013, 65, 908–915.
10. Simona Bungau, et al. Health Benefits of Polyphenols and Carotenoids in Age-Related Eye Diseases. Oxidative Medicine and Cellular Longevity Volume 2019, Article ID 9783429.
11. S. Mattioli, et al. Alfalfa and flax sprouts supplementation enriches the content of bioactive compounds and lowers the cholesterol in hen egg.
12. Fang-Chun Wu and Jian-Guo Jiang. Effects of diosgenin and its derivatives on atherosclerosis. Food Funct., 2019, 10, 7022
13. Scott Fuller and Jacqueline M Stephens. Diosgenin, 4-Hydroxyisoleucine, and Fiber from Fenugreek: Mechanisms of Actions and Potential Effects on Metabolic Syndrome. American Society for Nutrition. Adv. Nutr. 6: 189–197, 2015.
14. Gautam Sethi, et al. Pro-Apoptotic and Anti-Cancer Properties of Diosgenin: A Comprehensive and Critical Review. Nutrients 2018, 10, 645.
15. Youming Chen, et al. Delphinidin attenuates pathological cardiac hypertrophy via the AMPK/NOX/MAPK signaling pathway. AGING 2020, Vol. 12, No. 6.
16. Christos C. et al. Aesthetic aspects of skin aging, prevention, and local treatment. Clinics in Dermatology (2019) 37, 365–372.
17. S. Mattioli, et al. Alfalfa and flax sprouts supplementation enriches the content of bioactive compounds and lowers the cholesterol in hen egg. Journal of Functional Foods 22 ( 2 0 1 6 ) 454–462.
18. Iyda JH, et al. Chemical composition and bioactive properties of the wild edible plant Raphanus raphanistrum L. Food Res Int. 2019 Jul;121:714-722.
19. Pilkington SM, Watson RE, Nicolaou A, Rhodes LE. Omega-3 polyunsaturated fatty acids: photoprotective macronutrients. Exp Dermatol. 2011 Jul;20(7):537-43.
20. G.C. Romàn, et al. Mediterranean diet: The role of long-chain v-3 fatty acids in fish; polyphenols in fruits, vegetables, cereals, coffee, tea, cacao and wine; probiotics and vitamins in prevention of stroke, age-related cognitive decline, and Alzheimer disease
Bronwyn Eisenhauer, Sharon Natoli, Gerald Liew, and Victoria M. Flood Lutein and Zeaxanthin—Food Sources, Bioavailability and Dietary Variety in Age-Related Macular Degeneration Protection. Nutrients. 2017 Feb; 9(2): 120.